La generazione ansiosa: come i social influenzano i giovani di oggi

Un'analisi approfondita sul legame tra social network e benessere psicologico dei giovani

Il fenomeno della generazione ansiosa

Negli ultimi anni, il termine “generazione ansiosa” è diventato sempre più comune nel dibattito pubblico. Questo fenomeno si riferisce a un gruppo di giovani, in particolare quelli appartenenti alla Generazione Z, che mostrano segni crescenti di ansia e depressione. Secondo Jonathan Haidt, docente alla Stern School of Business della New York University, la causa principale di questo disagio è l’esposizione prolungata ai social media e agli smartphone. La sua ricerca evidenzia come la vita sociale degli adolescenti si sia spostata in gran parte nel mondo digitale, portando a una trasformazione radicale delle relazioni interpersonali.

Il ruolo dei social media nella salute mentale

I social network, pur offrendo opportunità di connessione, possono anche creare un ambiente tossico per i giovani. La continua comparazione con gli altri, la pressione per apparire perfetti e la dipendenza da approvazione sociale possono contribuire a sentimenti di inadeguatezza e isolamento. Daniele Novara, pedagogista e fondatore del Centro Psicopedagogico per l’Educazione e la Gestione dei Conflitti, sottolinea che i dati mostrano un aumento dei segnali d’ansia tra gli adolescenti che crescono con questi strumenti. La mancanza di interazioni faccia a faccia e la difficoltà nel gestire le relazioni reali sono solo alcune delle conseguenze di questa nuova realtà.

Proposte per un cambiamento positivo

Per affrontare questa crisi, esperti come Haidt e Novara propongono misure concrete. Tra le più discusse c’è l’idea di vietare l’uso degli smartphone fino all’età di 14 anni e l’accesso ai social media fino ai 16. Queste proposte mirano a ridurre l’esposizione dei giovani a contenuti potenzialmente dannosi e a incoraggiare interazioni più genuine. Inoltre, è fondamentale promuovere attività che favoriscano il gioco libero e le relazioni sociali al di fuori del contesto digitale. La creazione di Patti Digitali che coinvolgano genitori, educatori e istituzioni è un passo importante per responsabilizzare la comunità educante e garantire un ambiente più sano per i giovani.

Scritto da Redazione

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