Lavoro e benessere: come affrontare lo stress nella vita moderna

Scopri come i giovani affrontano lo stress lavorativo e cercano equilibrio tra vita e lavoro.

Il lavoro oggi: una fonte di stress per i giovani

Negli ultimi anni, il concetto di lavoro è cambiato radicalmente. Se un tempo il lavoro era sinonimo di stabilità e sicurezza, oggi per molti rappresenta una fonte costante di ansia e stress. Secondo l’8° Rapporto Censis-Eudaimon sul welfare aziendale, un numero allarmante di dipendenti, in particolare i giovani, si sente sopraffatto dalle responsabilità quotidiane. Il 73% dei lavoratori ha vissuto situazioni di stress sul posto di lavoro, e il 76,8% fatica a bilanciare vita privata e professionale. Questi dati evidenziano un problema crescente: un dipendente su tre è a rischio burnout, con i giovani tra i 18 e i 34 anni che ne sono i più colpiti.

La sindrome da corridoio: un fenomeno preoccupante

Un altro aspetto critico è la cosiddetta “sindrome da corridoio”, un fenomeno che porta milioni di italiani a non riuscire a separare vita privata e professionale. Il 36,1% dei lavoratori si porta il lavoro a casa, mentre il 25,7% arriva in ufficio già carico di ansie personali. Per i giovani, il confine tra lavoro e tempo libero è ancora più labile: il 41% non riesce a spegnere il cervello dopo l’orario lavorativo. Questo porta a un malessere diffuso, che colpisce non solo la produttività, ma anche le relazioni personali e il benessere generale.

La ricerca di supporto e benessere

Non si tratta solo di stipendio o condizioni contrattuali; i lavoratori, in particolare i più giovani, chiedono supporto concreto per gestire lo stress. Il 63,5% vorrebbe strumenti per migliorare il proprio benessere, come meditazione, yoga o counseling psicologico. Inoltre, il 38,2% ritiene che la meditazione possa essere un valido aiuto. Ma ciò che emerge con maggiore forza è la richiesta di tempo: tempo per sé stessi, per le proprie passioni e per riposare. Quasi nove lavoratori su dieci sentono di non averne abbastanza, e questo è un problema strutturale che il mondo del lavoro attuale non riesce a risolvere.

Un ambiente di lavoro sano: la chiave per il benessere

Quando l’ambiente di lavoro è sano, il lavoro può effettivamente migliorare la vita. Il 94,6% dei dipendenti indica nei rapporti con colleghi e superiori un fattore determinante per il proprio benessere. L’equilibrio tra lavoro e vita privata è considerato cruciale dal 92,2% dei lavoratori, e il 91,6% chiede maggiore flessibilità sugli orari. Sentirsi valorizzati e avere autonomia non sono dettagli, ma elementi chiave per la qualità della vita. Le aziende devono quindi evolversi e proporsi come hub del benessere, ascoltando e accompagnando i dipendenti verso soluzioni concrete per migliorare il loro stato psicofisico.

Scritto da Redazione

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