Nuovo bando per la certificazione della parità di genere in Italia

Un'iniziativa per ridurre il divario di genere e promuovere l'equità sul lavoro

Un passo avanti per le piccole e medie imprese

Il Dipartimento per le Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri, in collaborazione con Unioncamere, ha annunciato un nuovo bando per supportare la certificazione della parità di genere. Questa iniziativa, che sarà attiva dal 26 febbraio al 18 aprile, mette a disposizione 2,5 milioni di euro di fondi Pnrr, rappresenta un’importante opportunità per le piccole e medie imprese e i professionisti che desiderano ridurre il divario di genere tra i loro dipendenti. Con l’accesso aperto a tutti i professionisti con partita IVA, il bando offre due tipologie di contributi: fino a 2.500 euro per assistenza tecnica e fino a 12.500 euro per ottenere la Certificazione di Parità di Genere (UNI/PdR 122).

Un segnale positivo per l’uguaglianza

Il successo del precedente bando, che ha visto un alto numero di adesioni, dimostra l’interesse crescente delle imprese verso la riduzione del divario retributivo di genere e la conciliazione vita-lavoro. Con 1.699 richieste pervenute e un esaurimento rapido dei fondi, è stato necessario aumentare le risorse disponibili. Le domande sono state distribuite su tutto il territorio nazionale, con una maggiore concentrazione nelle grandi città come Roma, Napoli e Milano. I settori più coinvolti includono le attività professionali, la manifattura e la sanità, evidenziando un ampio interesse per l’implementazione di politiche di equità.

Vantaggi della certificazione di parità di genere

La certificazione della parità di genere, introdotta nel 2021, rappresenta un passo significativo verso l’equità sul posto di lavoro. Questo attestato, noto anche come “bollino rosa”, attesta che un datore di lavoro ha adottato misure concrete per ridurre il divario di genere, garantendo opportunità di crescita, parità salariale e tutela della maternità. Le imprese che ottengono questa certificazione possono beneficiare di esoneri dai contributi previdenziali, rendendo l’iniziativa non solo un passo etico, ma anche un vantaggio economico. Inoltre, dimostrando un impegno attivo per l’uguaglianza, le aziende possono migliorare la loro reputazione e attrarre talenti di alto livello, posizionandosi come leader nel mercato responsabile.

Scritto da Redazione

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